Cos’è il credito d’imposta

Il credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo è un incentivo volto a stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e garantire la competitività futura delle imprese. Esso consiste in un credito d’imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di €/anno per beneficiario, può essere utilizzato, anche in caso di perdite, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi.

Il credito d’imposta è attribuito a tutte le imprese che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, e sno a quello in corso al 31 dicembre 2020, senza alcun limite in relazione a forma giuridica, settore produttivo (anche agricoltura), dimensioni o regime contabile. Sono inclusi anche consorzi e reti di imprese, enti non commerciali, università o altri enti di ricerca.

Non è necessaria alcuna istanza preventiva (credito automatico). Il credito è compensabile in F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici Entratel e Fisconline, con codice tributo 6857. Il credito non concorre alla formazione del reddito imponibile, ed è cumulabile con altre misure agevolative, purchè l’importo risultante dal cumulo non superi i costi sostenuti.

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Ambiti di applicazione del credito d’imposta

  • ricerca di base: attività sperimentali o teoriche svolte primariamente per acquisire nuove conoscenze sulle basi sottostanti dei fenomeni e dei fatti osservabili, senza alcuna particolare applicazione o alcun uso in vista;
  • ricerca applicata: attività di indagine originale svolta per acquisire nuove conoscenze. È tuttavia indirizzata principalmente verso uno scopo o obiettivo specifico e pratico;
  • Sviluppo sperimentale: attività sistematica in cui si attinge dalle conoscenze ottenute dalla ricerca e dall’esperienza pratica per produrre conoscenze aggiuntive, con lo scopo di creare nuovi prodotti o processi o di migliorare i prodotti e i processi già esistenti

Costi agevolabili con il credito d’imposta

  • Lavori sperimentali o teorici svolti, aventi come principale finalità l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o usi commerciali diretti (ricerca fondamentale).
  • Ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi, o permettere un loro miglioramento, ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria per la ricerca industriale.
  • Acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati.
  • Produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali.

Il credito d’imposta è dunque applicabile per agevolare le spese relative a personale impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo; spese relative a contratti con Università, Enti di ricerca e organismi equiparati, Altre imprese come start-up innovative; quote di ammortamento di strumenti, attrezzature e laboratorio; competenze tecniche e private industriali